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L’UNIVERSO DI ARIEL – ALTRE INFORMAZIONI

 

IL NEO REALISMO FANTASTICO DI ARIEL :  

 

Il progetto della saga di Ariel  vuole esprimere sostanzialmente  tre concetti chiave : Primo, la ricerca dell’amore e dell’essere sia nell’unione della coppia come orgasmo assoluto e finito, ovvero espressione definita ed integra di sentimenti e azioni che nella forza romantica, ribelle e rivoluzionaria del singolo, come simbolo esistenziale del potere emotivo dell’uomo. Secondo l’importanza invisibile e necessaria della magia della propria fede durante l’esercizio spirituale di tali scelte. E infine Terzo, l’evoluzione imprevedibile positiva o negativa del tempo e dello spazio nel modo in cui sposa o attacca furiosamente il comune destino della razza umana durante l’epica pellegrinazione di questa sua grande ricerca dal significato cosmico. Nel progetto il concetto di tempo è sempre giovane sia gli Dei dell’Olimpo che gli esseri mortali da loro posseduti sono belli e forti in qualunque era della loro vita Eterna. Le stagioni rappresentano un preciso palcoscenico emozionale. L’inverno  è identificativo della saggezza dell’uomo normale, della tragedia e della drammaticità della vita terrena rispetto a quella divina, del tramonto della  bellezza e dell’arrivo della morte. L’autunno rappresenta invece tutti gli eventi della maturazione psicologica dei personaggi, colti nel loro periodo di massima stabilità e autorevolezza. L’arrivo della famiglia, della paternità o della maternità e il successo professionale della propria carriera. La primavera invece è associata nella mia saga a colori e sensazioni legati al momento dell’infanzia e della adolescenza dei personaggi, delle loro scoperte delle loro segrete paure e soprattutto dei loro ricordi. Infine l’estate è l’esplosione della passione e  del coraggio, degli errori, dei loro desideri e dei loro sogni. Ogni fascia temporale del tempo atmosferico dell’universo ha dunque molto a che fare con le decisioni intime, ma anche impulsive e fisiologicamente  di crescita dell’uomo, dio o mortale che sia. Il linguaggio del personaggi come dissi in precedenza è sia sporco che aulico, perché esprime sia la natura divina che quella terrena, quindi parla usando sia la lingua delle sensazioni interiori che quella delle azioni e delle reazioni fisiche. Le ambientazioni saranno tutte sia interne che esterne rigorosamente reali e provenienti dalle abitazioni degli stessi attori o collaboratori del progetto. Questo non solo per ottimizzare le risorse data la natura indipendente del progetto, ma anche per lavorare su un linguaggio di relazione intima con le locations che altrimenti non sarebbe possibile. Mi spiego meglio se un attore si muove all’interno di un ambiente artificiale (teatro di posa), il suo comportamento per quanto eccellente e professionale possibile  sarà sempre condizionato dalla natura irreale dell’ luogo è quindi artificiale e in qualche modo legato a filo doppio alla recitazione, mentre se lui o lei si muoverà in un luogo reale o addirittura familiare alla propria persona, la empatia con gli oggetti e con gli ambienti in genere lo renderanno ancora più vero e diretto nel mettersi a nudo attraverso le sue emozioni.

 

Ora per esempio invece la vicenda Fiabesca al di là di alcune cose sarà girata aggiungendo anche abitazioni e scenari fantastici in tecnica digitale. L’intero progetto sarà girato in digitale con le attrezzature personali della troupe  o dei patner tecnici che sposeranno l’impresa. Per vicende contemporanee si utilizzeranno come costumi di scena abiti personali degli attori che dovranno utilizzare il loro intuito e la loro grande fantasia per entrare nella psiche dei vari personaggi. Questo assurdo è astratto legame fra contemporaneità d’ambiente e look, linguaggio teatrale e da presa e diretto saranno un marchio stilistico di  indagine introspettiva necessaria per poter comprendere a pieno il complesso viaggio sospeso  fra sogno e realtà dell’intera opera. Per diversi personaggi principali della saga saranno utilizzati più attori e attrici, questo sia per rendere più originale e vario l’approccio interpretativo che per far comprendere meglio il concetto di sogno alla base del progetto (essendo un opera fantastica sulle divinità, non ci sono limiti e non tutto deve essere logico o spiegato in senso razionale).

 

Il progetto multimediale, fotografico e introspettivo legato alla saga, pone gli attori e le attrici del progetto stesso ha un viaggio fuori e dentro al pianeta arte a 360 gradi per fagli esprimere loro stessi a fondo in relazioni con domande di natura esistenziale sul rapporto fra la vita, il sentimento e l’arte. I Vari percorsi multimediali e fotografici sono  utili sia alla creazione di poster promozionali per il film e i personaggi che per la creazione di una lunga serie di video interviste psicologiche che possano raccontare come una docufiction la natura privata degli interpreti attraverso i vari lati dei loro personaggi. Il look per tali progetti deve essere molto simbolico e cinematografico. Gli uomini devo indossare un abbigliamento ribelle e metropolitano fortemente pop, mentre le ragazze devono indossare un look etereo o dark e trasgressivo per esprimere visivamente la dimensione fiabesca o fatale della donna. In entrambi i casi sia nei video che nelle foto, le attrici devono essere scalze per rispettare l’iconografia classica delle muse e delle dark lady. Le immagini per poter apparire associate alle voci fuori campo dei vari monologhi interiori delle protagoniste, basate sulle risposte emotive alle domande del questionario, ancora più vicine all’universo fantastico di Ariel, avranno scenari fiabeschi o infernali come sfondi sia delle video interviste che dei carathers Poster !.

 

Infine le famose scene definite  “Deja Vu”, ossia quelle comuni a tutte le vicende del ciclo contemporaneo della storia d’amore di Arianna e Filippo, sono basate sulle varie improvvisazioni degli attori. Tali scene sono chiamate cosi perché il ciclo moderno della storia di Arianna e Filippo nasce sul pretesto narrativo dei sogni e degli incubi delle varie coppie che ne interpreteranno via via il ruolo durante la lunga serialità della saga. Tali vicende infatti hanno queste scene comuni, sempre quelle di intimità e confitto della coppia sia per rafforzare il concetto di sogno che per creare un ponte di dimensionale che ogni tanto sorprenda e spazzi o faccia ricordare allo spettatore la dimensione onirica dell’opera. Tali scene saranno per cosi dire l’isola che non c’è dei protagonisti, un posto fuori dal tempo e dello spazio sempre uguale e  sicuro al di la tempo e delle evoluzioni storiche in cui essi stanno vivendo la loro intensa e appassionata storia d’amore. Inoltre i personaggi di Arianna e Filippo sono gli eroi archetipi romantici e ribelli della saga per eccellenza. Loro sono lo specchio mortale e rivoluzionario dei tempi in cui vivono. Gli attori e le attrici che le interpretano per tanto sono chiamati a loro volta  insieme a me a collaborare come co autori dei personaggi ai loro lungometraggi personali della storia di Arianna e Filippo contaminandola con idee, ricordi ed esperienze personali delle proprie passioni e delle proprie vicende e storie sentimentali passate alle quali attraverso la storia d’amore di Arianna e Filippo loro vorrebbero dare un lieto fine o comunque sia una diverse interpretazione degli eventi realmente accaduti.  Nella saga di Ariel si fa spesso riferimento nei personaggi a cognomi celebri di poeti o artisti e personaggi immaginari con cui  i vari protagonisti entrato in contatto o rendono semplicemente omaggio. Questo perché Ariel vuole essere un eroina e una messaggera dell’amore e dell’arte e quindi mi faceva piacere rendere  i suoi rimandi letterari molto evidenti e culturalmente validi e stimolanti. Ariel è in pratica in bello e il  brutto di tutte le muse e le donne del mondo, qui sia difetti che pregi sono esasperati ad arte. Ogni attore e attrice del progetto è insieme a me co autore dei suoi personaggi e delle sue storie, questo perché la natura work in progess del progetto consente di vedere  le storie dei film da più punti di vista contemporaneamente dando quindi vita a una gamma sempre più ricca e sfaccettata di caratteri e situazioni diverse, ma sempre e comunque interessanti, sentite e soprattutto vere.  Nel film  un altro elemento simbolico sono sicuramente i corpi dei protagonisti e le loro emozioni private che sono o sotterranee o visibili. Per esprimere la sensualità e l’erotismo della giovane donna e della sua giovinezza, sia nel film che nel progetto multimediale ho voluto dare maggior risalto alle gambe e allo sguardo come esempi e strumenti amletici sia di seduzione terrena che di ispirazione divina. Mentre l’uomo è sempre visto come un profeta infernale o un eroe mitologico e romantico. L’abbigliamento moderno messo spesso e volentieri in diretta contrapposizione con scenari fantastici è legato dal fatto che in voglio dare l’idea di dio mitologico a contatto con una nuova realtà urbana e pericolosa che viene poi risvegliato o che ancora meglio si rifugia dentro i sogni e gli incubi della propria mente al solo scopo di rinascere e tornare al mondo una seconda volta.  

 

Altri richiami del neo realismo fantastico presente nell’opera possono essere riconducibili anche  nel commento musicale che avrà sempre una natura molto varia a seconda delle sensazioni dei vari co registi e interpreti impegnati insieme a me in questa grande opera.

 

IL RACCONTO FIUME A PIRAMIDE DI GRANDE STORIA DEL’AMORE PER SALVARE I SOGNI DELLA RAZZA UMANA :

 

La saga di Ariel che punta come ormai è noto al cast e alla troupe alla lunga serialità cinematografica e televisiva si articola in un opera narrativa complessa composta da Cinque lungometraggi di base, un ciclo moderno seriale sulla storia d’amore contemporanea che viene rivisita a partire dagli anni Venti fino al prossimo futuro e da un mega film promozionale diviso in quattro atti cinematografici, racchiude scene topiche di parte   dei film del ciclo indotte da una prestazione dei maggiori Dei dell’Olimpo che ne inducono il tema delle varie scene. Ma analizzano tutto con calma nel dettaglio.

 

LE CINQUE VICENDE BASE  :

 

  • ARIEL ANDERSEN L’ANGELO DELLE STAGIONI DELL’AMORE : IL SOGNO E DONNA  - VICENDA FIABESCA

     

  • ARIEL ANDERSEN, L’ANGELO DELLE STAGIONI DELL’AMORE : LE CONTRADIZIONI DEL CUORE – PRIMA VICENDA ATTUALE DEL CICLO MODERNO

     

  •  ARIEL ANDERSEN, L’ANGELO DELLE STAGIONI DELL’AMORE : IL POTERE DEI SENSI

     

  • ARIEL ANDERSEN L’ANGELO DELLE STAGIONI DELL’AMORE : I SUONI DELL’ANIMA

     

  • ARIEL ANDERSEN L’ANGELO DELLE STAGIONI DELL’AMORE : LE SEGRETE IDENTITA DELL’UOMO.

     

     

    Queste cinque vicende sono state scritte da me, mentre le altre storie del ciclo moderno di Arianna e Filippo ambientante dagli anni 20 fino al prossimo futuro sono state scritte da me in collaborazione diretta con gli attori principali delle stesse in questo caso insieme a me co autori delle storie. Il ciclo moderno della storia d’amore di Arianna e Filippo nasce come naturale evoluzione della seconda vicenda principale e ipotizza realtà parallele in cui i fari figli di Giove e le sorelle Morneau, creatrici del clan delle Ariel, le super dee dei sogni e della speranza possiedono a loro volta i corpi di Arianna e Filippo in periodi storici diversi dagli anni venti al futuro prossimo, dando cosi alla loro vicenda personale scaturita ogni volta da sogno o dagli incubi della coppia precedente una interpretazione sempre diversa e originale del loro rapporto di coppia anche in relazione all’epoca storica in cui ovviamente si svolge la vicenda. La durata delle varie parti  è variabile dalle versioni e dagli autori, ci saranno versioni più lunghe e versioni più  brevi. La storia di Arianna e Filippo come anche le altre mi vedranno insieme alla conduzione del progetto ad amici e amiche registi che condivideranno questa avventura. Le riprese saranno fatte nel weekend e nella disponibilità settimanale di ognuno.  In tal modo, si potrà anche caratterizzare la ripresa in base alle presenze dei vari attori e attrici  a quali saranno associati anche più personaggi a seconda dell’universo e del  genere cinematografico trattato. Inoltre se durante le riprese una coppia di protagonisti avrà un impegno lavorativo in più, la sua vicenda sarà temporaneamente interrotta e ripresa in seguito o verrà sostituita con la successiva in modo da ottimizzare al massimo visto la natura gratuita e di passione dell’opera i tempi e le risorse sia umane che tecniche. Per i tecnici ci saranno delle turnazioni in modo sia da non gravare tutto sugli stessi e nelle stesso tempo da non doversi fermare in caso in impegni da parte di tecnico associato all’operazione. Dando quindi il massimo risultato con il minimo sforzo.

     

    IL MEGA FILM PROMOZIONALE CINEMATOGRAFICO DIVISO IN QUATTRO ATTI : 

     

    Il mega film promozionale è un  ulteriore lungometraggio concettuale del film  a fini promozionali per rendere chiari e suggestivi i contenuti e le atmosfere dell’intera epopea. In tale promo potranno essere inserite anche scene ed improvvisazioni legate al film che alla fine potrebbero anche non fare parte della stesura ufficiale della sceneggiatura del film vero e proprio. Nel promo in questione infatti data anche la sua peculiare natura di audace sperimentazione saranno inserite scene “fantasma” che poi se andranno bene finiranno anche dentro al film. Il promo sarà seguito come nei film americani anche da ulteriori spot a livello pubblicitario su i personaggi principali della storia come avviene spessissimo nei film americani. Nelle scene con protagonisti Arianna Fanti e Filippo Neruda, la coppia mortale presente nel ciclo moderno della saga, le varie coppie di protagonisti dovranno interpretare quelle scene comuni ad ogni versione dei mondi paralleli perché “Deja vu”, secondo la prospettiva anticonformista del periodo storico in cui sarà ambientato il film in cui loro saranno Arianna Fanti e Filippo Neruda nel loro film. Il film promozionale sarà diviso anche in due modalità un lungometraggio ulteriore che presenti l’atmosfera della saga di Ariel nel suo complesso ai festival e una serie di medio metraggi dato che il film promozionale è stato diviso a questo scopo in capitoli a tema presentati dagli Dei dell’Olimpo per il mercato internet e multimediale in generale, il tuo rigorosamente in italiano e sottotitolato in inglese. Come esempi di questo genere di esperimenti non a fini promozionali di una saga ma di film a episodi e sezioni veri e propri amerei citare “Ai Confini della realtà” film collettivo di più registi tratto da una celebre serie televisiva, del 1983, “Donne Amazzoni Sulla Luna” del 1985, “Four Rooms” del 1995 e la serie “Grandhouse” del 2007.

     

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